Spesso ci si trova, da cantore della Tridentina, in concerto dopo mesi che non ci si vede. Sempre spesso la gente ci chiede come possiamo rendere vero un concerto pur non trovandoci puntualmente a fare prove come, giustamente, la tecnica dell’apprendimento vorrebbe. Tutto giusto, tutto vero, ci vogliono ore di prove prima di potersi presentare su un palco e cantare. In realtà abbiamo delle tecniche che nascondere sarebbe sciocco. Diciamo che grazie alla tecnologia le parti si possono studiare da casa e con un po’ affinamento, volta dopo volta, i brani si apprendono abbastanza bene da presentarli in concerto.

Pur tuttavia la grande voglia, il grande desiderio di trovarsi, divertirsi, condividere è molto prevalente rispetto alla tecnicità del canto. In realtà il canto è condivisione perchè l’armonia è tale e sul palco le note sono il veicolo trasformano il desiderio in vera e propria magia. E poi, come se non bastasse, nella maestosa armonia c’è il coinvolgimento del pubblico. Un fattore, quest’ultimo, che non lascia indifferente nessuno né cantore né spettatore. L’armonia arriva ovunque, il coinvolgimento pure e il tutto diventa forza e bene.

Il coro della Brigata alpina Tridentina ha cantato a Tenno (TN) il 25 aprile 2015 ed ha avuto l’onore della presenza di Lino Gobbi, reduce di Russia. La serata ha dato spazio a bambini e cori amici come gli Happy Singers diretti dal maestro pianista Stefano Bonora e dal coro Lago di Tenno guidati da Arianna Berti. Nulla da dire sulle note splendidamente interpretate e dalla grande dedizione per il bel canto.

Lino Gobbi, Tenno 25 aprile 2015

 

Aggiungiamo poi gli alpini, uomini che sono sempre pronti alle sfide senza nascondere i propri valori. Ed è proprio sulla base delle parole di una persona tanto semplice quanto estremamente rappresentativa come l’amico Lino Gobbi che ci soffermiamo. Toccanti i momenti che hanno particolarmente distinto una serata già densa di significato. Lino piange per il ricordo che i nostri canti rievocano in lui e, spinto da un impeto di emozione dice “Avete cantato di fronte a tutto il Paradiso!” riferendosi a tutti gli amici che ha visto cadere nella sua esperienza russa. Sappiamo che Lino è stato un valoroso soldato ma, soprattutto, un uomo che non ha avuto paura di salvare i suoi amici al punto di caricarsi in spalla e portare in salvo una persona che avrebbe avuto di certo un destino meno fortunato… La Patria di oggi, sempre più sofferente e mancante di riferimenti, sembra dimenticare che ci sono stati uomini tanto valorosi. Ogni epoca ha ed avrà sempre riferimenti ad avvenimenti che racconteranno e scriveranno la relativa storia ma ieri come oggi non mancheranno mai i valori che l’uomo dovrà difendere e lottare per non farli dimenticare come la Libertà ottenuta con il sacrificio. Grazie Lino!

Tridentina: avanti!